Per morte cardiaca improvvisa (Sudden Cardiac Death, SCD) si intende l’arresto del cuore, o “arresto cardiaco”, entro un massimo di un’ora dalla comparsa dei primi sintomi, o che si verifica in pazienti deceduti entro 24 ore dalla diagnosi di asintomaticità, dove la morte è presumibilmente dovuta ad aritmia cardiaca o a collasso emodinamico. La SCD può manifestarsi anche senza alcun sintomo precedente. In passato, il termine “morte cardiaca improvvisa” significava molto spesso MORTE, senza alcuna possibilità di prevenzione o trattamento. Grazie ai progressi della cardiologia moderna, NON succede più così!
L’arresto cardiaco improvviso può portare alla morte cardiaca improvvisa, ma non è detto che succeda. Oggi siamo in grado sia di valutare il rischio sia di diagnosticare le condizioni patologiche che predispongono una persona all’arresto cardiaco improvviso e alla SCD. Grazie a ciò, a volte abbiamo la possibilità di prevenire e anticipare il rischio di morte cardiaca improvvisa.
Siamo anche in grado di trattare efficacemente la SCD grazie alla rianimazione rapida, ripristinando il ritmo cardiaco e salvando vite umane.
Inoltre, le persone che sono già state soccorse una volta e sono sopravvissute a un arresto cardiaco improvviso possono essere protette in modo molto efficace contro un altro evento del genere. Quindi, prevenzione e trattamento della morte cardiaca improvvisa sono possibili, come è possibile evitare il decesso.
C’è qualche differenza tra un attacco cardiaco e un arresto cardiaco?
Un attacco cardiaco e un arresto cardiaco sono due condizioni diverse che possono essere collegate.
Un attacco cardiaco si verifica quando l’afflusso di sangue al muscolo cardiaco si interrompe. Spesso è causato da un coagulo in un’arteria coronaria, che fornisce sangue al muscolo cardiaco. Questa condizione è chiamata sindrome coronarica acuta o infarto miocardico. Durante un attacco cardiaco, il cuore continua a pompare sangue. La persona generalmente accusa dolore al petto (possono essere presenti sintomi atipici), ma di solito è cosciente e respira.
Un attacco cardiaco può portare all’arresto cardiaco, in quanto la persona è esposta a un rischio maggiore di aritmie pericolose come la fibrillazione ventricolare.