Dopo quanto tempo dall’impianto è possibile tornare al lavoro?
I tempi di ritorno al lavoro dipendono dalla velocità di recupero dall’intervento e dal tipo di lavoro svolto. In caso di lavori impegnativi dal punto di vista fisico, è necessario garantire tempi di recupero e guarigione adeguati. Per quanto riguarda invece le attività leggere, è possibile riprendere abbastanza rapidamente dopo alcuni giorni, a condizione che non siano presenti sintomi. Parlarne con il medico in base all’approccio individuale è sempre un buon consiglio.
Ci sono lavori che non sarò più in grado di svolgere? (interferenze elettromagnetiche sul luogo di lavoro, lavori impegnativi dal punto di vista fisico, conduzione di autoveicoli)
Sarà possibile tornare a svolgere la gran parte dei lavori più comuni anche con un pacemaker o un ICD. Alcuni lavori ad alto rischio possono essere vietati ai portatori di pacemaker e/o ICD, in base dell’ambiente di lavoro, agli aspetti di sicurezza sul lavoro e ai requisiti normativi locali. I contesti critici possono includere la presenza di forti campi elettromagnetici (ad esempio, impianti ad alta tensione), un’esposizione a rischio elevato (ad esempio, attività di riparazione tetti) o un elevato grado di responsabilità (ad esempio, un pilota). È importante discuterne con il proprio medico o con il medico del lavoro.
Devo informare il datore di lavoro e/o i colleghi del mio dispositivo?
Questo dipende dal contratto di lavoro in essere e dalla normativa locale. Può essere utile informare il proprio superiore e/o i colleghi della propria condizione. Questa informazione potrebbe aiutarli a reagire correttamente in caso di emergenza (ad esempio, chiamando un’ambulanza, praticando la rianimazione cardiopolmonare, ecc.). Discutete di questo aspetto con la vostra famiglia e il vostro medico se non avete certezze al riguardo.
Ci sono precauzioni che il mio datore di lavoro deve adottare?
Gli obblighi legali per i datori di lavoro variano a seconda del Paese e delle dimensioni dell’azienda. Alcuni Paesi richiedono la formazione sulla rianimazione cardiopolmonare per i dipendenti delle aziende più grandi. Nelle grandi aziende può essere ragionevole installare un defibrillatore automatico esterno (DAE). Tuttavia, nella maggior parte dei Paesi non è un obbligo di legge.